Si tratta di un progetto finanziato dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri, Dipartimento della Gioventù e del Servizio Civile Nazionale ed attuato presso la casa circondariale sannita.
“Nella società c’è un enorme disequilibrio, quindi è doveroso poter fare qualcosa per chi ha di meno”, ha continuato Fetto. Per la direttrice Palma, “Limiti ha fatto da stura alla possibilità di sperimentarsi da parte dei nostri ospiti, molti dei quali oggi hanno concluso la loro pena ed alcuni si sono dedicati al teatro anche oltre le sbarre”. “È stato un percorso ricco di sogni, pauri, disagi e sofferenza – ha aggiunto la Palma -, ma la grande forza di questa iniziativa è stata il mettersi in gioco e poter cercare di fare quello che desideravano. Noi siamo un’istituzione carceraria e per legge dobbiamo farlo, non si tratta di semplice intrattenimento”.
A seguire Celeste Mervoglino, Marialaura Simeone e Daniele Muratore hanno spiegato il volume creato diviso in sezioni, dettagliando la composizione dello stesso, tramite foto e video. Sono state ripercorse tutte le tappe e le attività di “Limiti”. Ricordato il blog “SenzaCravatta”, i convegni realizzati, il laboratorio teatrale, lo spettacolo “…Come comincia una poesia” andato in scena in giro per le scuole e le università, il docu film “Fine Pena – il futuro oltre le sbarre” ed il canale Youtube dedicato. A chiudere il libro le illustrazioni di Concetta Affannoso Amicolo e i “racconti dal carcere”, a cura di Marialaura Simeone, con i punti di vista di coloro che hanno ed hanno avuto un rapporto con il sistema carcerario (operatori, familiari, pazienti). Poi alcuni versi letti da Carlotta Boccaccino e da Giuseppe De Vincentis, napoletano che ha vissuto molti anni in carcere e ha trovato il modo di cambiare strada fuori divenendo attore. Una foto finale con tutti i presenti ha chiuso la serata.