L’anteprima della produzione si terrà presso il cinema Gaveli, giovedi 15, alle 20.00, a 5 anni dalla scomparsa di Carmelo. L'incasso sarà devoluto a progetti benefici, una parte alla Fondazione “Daniele Chianelli” di Perugia, dove Imbriani trascorse i suoi ultimi mesi di vita, l'altra alla realizzazione di un campo di calcio in Africa.
Tanta emozione, ma anche tanta speranza. Un ricordo fatto di tenerezza, un ritrovarsi insieme, dopo tanti anni, non con sentimenti di tristezza, ma per restituire la figura di Carmelo Imbriani come esempio di uomo e calciatore, quello che è stato nel suo percorso professionale ed umano, ma quello che sarà ancora, come lui desiderava. Questa la finalità del corto-documentario “Volevo essere Imbriani”, prodotto Hitch2 e girato nello scorso agosto a San Giorgio La Molara, con la regia di Umberto Rinaldi. La storia di Carmelo legata a quella di un bambino, Luca, che, come tanti sogna di calcare il campo di gioco da professionista. La storia del bambino che diviene però filo conduttore di uno spaccato del mondo del calcio, oggi purtroppo sottaciuto e legato ai valori puliti, gioiosi, sofferti, ma anche carichi di sogni e speranze, sentimenti di normalità rispetto ad un successo mediatico che spesso travolge.
L’anteprima della produzione si terrà presso il cinema Gaveli, giovedi 15, alle 20.00, a 5 anni dalla scomparsa di Carmelo. L'incasso sarà devoluto a progetti benefici, una parte alla Fondazione “Daniele Chianelli” di Perugia, dove Imbriani trascorse i suoi ultimi mesi di vita, l'altra alla realizzazione di un campo di calcio in Africa.
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