Secondo il beneventano Cannata, “l’obiettivo è quello di utilizzare la luce come strumento di comunicazione per creare una relazione con i cittadini. Ci sarà – ha detto – una sequenza di step luminosi per scavare nell'ombra ed entrare nell'intimità del monumento posto all’aperto”. “L’obelisco dopo l’inaugurazione dell’intervento, prevista per la fine del festival “Benevento Città Spettacolo”, dovrà coinvolgere dal punto di vista emozionale per regalare nuove esperienze”. Saranno installati 8 fari luminosi ed una webcam collegata in streaming.
Il soprintendente Buonomo si è soffermato molto sulla trasferta dell’Obelisco egizio del Tempio di Iside di Benevento dal Museo Arcos al J. Paul Getty Museum di Los Angeles (California, USA). Ha ricordato inoltre che sarà dapprima restaurato e, quindi, esposto al pubblico per la Mostra: “Egitto, Grecia, Roma: culture in contatto” che si aprirà a marzo 2018.
In chiusura il sindaco Mastella ha annunciato nuovi interventi simili per altri monumenti cittadini: Teatro Romano, Arco del Sacramento e Bue Apis. Inoltre ha lanciato una proposta, tutta da verificare, di spostamento dell’obelisco dal Museo Arcos, definito “luogo anonimo”, in altre parti della città.