Gentiloni è arrivato puntuale e si è subito concesso a foto e riprese ricordo con il numero uno dell’azienda, Cosimo Rummo, soddisfatto per la illustre presenza e soprattutto consapevole del supporto che ha avuto dalla filiera istituzionale. Sulla stessa lunghezza d’onda le parole del leader del Pd sannita, Umberto Del Basso De Caro.
Il protocollo, rigidissimo, è proseguito poi nello stabilimento con una conferenza stampa, rigorosamente senza domande, dove Rummo, dopo aver ringraziato tutti coloro che hanno contribuito alla rinascita, primi tra tutti i dipendenti, ha passato la parola al Presidente.
Gentiloni è partito dallo slogan del pastificio Rummo. “L’acqua non ci ha mai rammollito”, ha dichiarato, dice molto del coraggio e delle capacità aziendali di coinvolgere il territorio. Ha poi ringraziato tutti gli attori della ripresa perché sono stati un bell’esempio di Sud, una bella immagine per il Paese. Una testimonianza indispensabile per il territorio, così come quella di Airola. “Due industrie, ha continuato, che dimostrano che le nostre capacità di innovazione sono vincenti se si sposano con la capacità imprenditoriale, accompagnata però dal supporto del territorio. Un miracolo quello del pastificio sannita, dove tradizione, qualità e innovazione si combinano per creare eccellenza”. Si è poi soffermato sulla competitività nei mercati internazionali, possibile solo in presenza di qualità. E di qui la preoccupazione espressa per la vicenda Alitalia, per la quale ha manifestato delusione per il mancato accordo tra sindacati e azienda. “Le istituzioni, però, ha tenuto a precisare, devono dire la verità, ed io ribadisco che non ci sono le condizioni per una nazionalizzazione della compagnia, ma saremo come Governo impegnati a non disperdere le risorse lavorative”. Ha chiuso poi dicendo che bisogna dire basta all’idea che nel Mezzogiorno non sia possibile fare impresa di avanguardia e di qualità. “Solo se ci sono coraggio e capacità, ed ha chiuso, c’è prospettiva per il futuro”. Fin qui il premier. La considerazione però è che al di là delle eccellenze esiste anche una realtà diversa, fatta di piccole imprese e di problemi di varia natura che ne frenano lo sviluppo. Ed ecco allora che il sindaco di Benevento Clemente Mastella ha consegnato sia al premier che al governatore della Campania una lettera in cui, dati alla mano, chiede una maggiore razionalizzazione degli investimenti e delle politiche nazionali e regionali.