"Il dono della libertà". Bruno Menna, intervistato da Maria Ricca, ci parla del suo ultimo libro30/4/2017 Alle stampe l'ultimo libro del giornalista professionista Bruno Menna, "Il dono della libertà", nono lavoro della collana #Memoria#Identità#Futuro. E' la rilettura appassionata del dramma dei soldati italiani tornati in patria, dopo la tremenda prigionia nei campi di concentramento in Germania. Lelio ed Armando, commilitoni assurti a simbolo della tragedia generale nel libro del giornalista, sopravvissuti a quella mano diversamente nemica che li tenne prigionieri all’indomani dell’armistizio dell’8 settembre 1943, non avranno né tempo, né modo di raccontare quanto patito. Di quel periodo così ingombrante di storia nazionale nessuno ha mai voluto, con dovizia, indagarne il portato ed il lascito, la verità e la post-verità. Forse per rimozione collettiva o per coscienza sporca. Tornati, inoltre, dovettero subire la sorte tipica di chi è ormai altro dalla propria realtà, lasciata troppi anni prima, per potervi essere ancora integrati. E il riconoscimento, infine, arrivò. Nel’autunno del 1960, insieme con l’insegna ed il brevetto, l’agognata medaglietta: “In riconoscimento dei sacrifici sostenuti nell’adempimento del dovere”. Negli anni Settanta, il “Distintivo d’Onore di Volontari della Libertà”, negli anni Ottanta, il “Diploma d’onore ai combattenti per la libertà d’Italia”, nel 2006, riconoscimento postumo, la medaglia d’onore ai cittadini italiani militari e civili, deportati ed internati nei lager nazisti. Certo meglio tardi che mai, conclude Bruno Menna, ricordando, però, l'importanza di non voltare le spalle all'Europa, intesa come unione solidale, partecipe di comuni radici, per continuare a sperare in un Paese migliore dove mai più drammi del genere possano verificarsi. E dove possano trovare degna accoglienza e prospettive di futuro tutti coloro che fuggono, aspettando il dono della libertà.
0 Commenti
Lascia una risposta. |
Categorie
Tutto
Link consigliati
Archivio
Ottobre 2019
|