"Salire sull'arca o morire annegati?"
Raffaele Del Vecchio e il suo caro sponsor dai due cognomi si propongono come novità, si dissociano dall'amministrazione uscente e dichiarano di voler fare qualcosa di nuovo. Un'eredità, quella che ci lasciano Fausto Pepe, Del Vecchio & Company che ha dell'inverosimile. In dieci anni siamo diventati tra le città meno vivibili d'Italia, con un tasso di disoccupazione alle stelle, con una serie di cantieri aperti ma mai finiti. Inoltre il giovane Del Vecchio vanta di una spaccatura interna spaventosa, con un esercito di pretendenti alle poltrone di Palazzo Mosti che, pur di sedervi, sarebbero disposti a tutto. Un minestrone di personaggi buttati li a caso, senza nessun filo logico, senza nessun programma da seguire. Unico obiettivo? Sconfiggere il nemico Mastella... anche alleandosi con il nemico Tibaldi.
Dall'altro lato abbiamo Clemente Mastella, un uomo navigato nella politica, con incarichi nazionali di spessore che ha il desiderio di prendere in mano le sorti della città. In questa tornata elettorale ha deciso di scrollarsi di tutti questi personaggi assetati di potere e ha puntato sugli ormai famosi cento giovani, forse senza tantissimi voti ma con tantissime idee e tanti sogni da inseguire. Ha risposto al grido di sofferenza della città e ha deciso di metterci la faccia senza interessi, basti pensare che per i prossimi cinque anni non prenderà stipendio da sindaco, un gruzzoletto di cinquantamila euro all'anno che metterà a disposizione dei cittadini in difficoltà. La sua esperienza e le sue competenze possono essere il trampolino di lancio per una città più vivibile.
Personalmente me lo immagino a San Giovanni di Ceppaloni con sega, martello e chiodi mentre sta costruendo la famosa arca di salvezza... ora tocca a noi beneventani scegliere se salire e salvarci o se morire annegati.
Buon voto a tutti!