Revocata la concessione dei locali della Biblioteca “Michele Melenzio”
E’ fin troppo evidente la volontà di mettere a tacere una voce libera e di smantellare un presidio di cultura e libera educazione.
Ho letto gli articoli di difesa personale e morale, oltre che di denuncia civile, scritti da Giancristiano Desiderio e, conoscendo la sua indipendenza di giudizio - della quale a volte ho fatto personalmente le spese - nonché il valore dell’opera culturale realizzata con la Biblioteca Melenzio gli manifesto doverosamente la mia vicinanza personale e la mia solidarietà politica e morale.
Non si era mai visto lo spettacolo indegno e antidemocratico di un’istituzione municipale che attacca, con l’ausilio della polizia locale, una libera associazione culturale. Spero che ci si fermi qui e che i rappresentanti del Pd capiscano di dover fare uno e due passi indietro smentendo le manie di grandezza ingiustificata di chi non tollera né la cultura né il diritto al dissenso che sono il cuore della vita civile e democratica».