Con la partenza per il ritiro di Pinzolo prima e Moena poi, il Benevento Calcio dà oggi ufficialmente il via alla nuova stagione agonistica, la terza in serie B, con le prime due inframmezzate da una toccata e fuga nella massima serie. Si riparte, dunque. E lo si fa con entusiasmo da parte di una tifoseria sempre e comunque fondamentale nel sostegno alla squadra. Ma soprattutto si riparte dal tecnico, un campione mondiale che per il suo curriculum da calciatore non ha certo bisogno di presentazioni.
di Candida Principe Con la partenza per il ritiro di Pinzolo prima e Moena poi, il Benevento Calcio dà oggi ufficialmente il via alla nuova stagione agonistica, la terza in serie B, con le prime due inframmezzate da una toccata e fuga nella massima serie. Si riparte, dunque. E lo si fa con entusiasmo da parte di una tifoseria sempre e comunque fondamentale nel sostegno alla squadra. Ma soprattutto si riparte dal tecnico, un campione mondiale che per il suo curriculum da calciatore non ha certo bisogno di presentazioni. La cerimonia di ufficializzazione di Pippo Inzaghi è avvenuta in una cornice emblematica della città, cuore della azione amministrativa cittadina, Palazzo Paolo V, dinanzi a numerosi amministratori, incuriositi forse dalla presenza del 'personaggio', ma che ci auguriamo siano poi attivi e disponibili nel supportare, anche in futuro, l'operato della dirigenza giallorossa. Pippo Inzaghi, stile ed eleganza, da allenatore non ha certo il medesimo curriculum dell'attaccante ed a Benevento si giocherà tantissimo in termini di prosieguo di carriera. E' apparso motivato e deciso a lavorare con la meticolosità che lo contraddistingue, ma soprattutto con la serietà di chi ha anche un nome da difendere ed onorare. Inzaghi non ha fatto promesse di 'inizio stagione' ma ha garantito tutto ciò che chiede la tifoseria, impegno e dedizione. Sicuramente ci sarà anche un valore aggiunto, l'attenzione mediatica nazionale sul lavoro del tecnico e che si trasferirà inevitabilmente alla squadra, per i cui componenti si apre dunque una vetrina più ampia e stimolante. Insomma ci sono i presupposti per lavorare bene ed anche per sperare. Ora bisogna impegnarsi per il mercato, in fase di nuovi ingaggi, ma soprattutto sulle uscite, evitando di trascinarci elementi che hanno ampiamente dimostrato di non onorare la maglia. Se a questo aggiungiamo la certezza dell'attaccamento e del sostegno sempre e comunque della tifoseria, si intuisce come ci si appresta a vivere un'altra stagione entusiasmante, che ci auguriamo sia incentivata anche da quella pare della città non tifosa. Il calcio è patrimonio di tutti, è volano di crescita ed incentivo per il turismo. Che si provi pertanto a costruire non solo la cornice coreografica e calorosa sugli spalti, cosa che i tifosi sanno fare benissimo, ma un contesto di accoglienza generale che sappia 'sfruttare' la macchina economica che il calcio accende. E questo a partire soprattutto da chi amministra. Che Inzaghi non resti solo il 'campione' con cui scattare un selfie. Per il resto, buon campionato a tutti. Soprattutto ai tifosi il cui cuore è davvero solo ed esclusivamente giallorosso.
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Giugno 2020
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