La mostra è promossa dall’associazione “A. Lamparelli” in collaborazione con il comune di San Lorenzo Maggiore, la regione Campania – Assessorato allo sviluppo e promozione del turismo nell’ambito del POC Campania 14-20.
Non ci sono purtroppo documenti che attestino la data precisa dell’inizio di questa manifestazione di fede , ma da quello che raccontano le persone più anziane, è una pratica nata contemporaneamente al Medioevo. Il venerdì , la mattina presto, i credenti si riunivano nella chiesa di San Rocco per portare in processione la Madonna Addolorata e Gesù morto. Il corteo era aperto da un nutrito gruppo di ragazzi, coronati di spine, cinti di funi al torace e alle spalle, agitanti il "fracasso" per riprodurre lo strepito fatto dai Giudei durante la passione di Gesù. Dopo di loro si disponevano i "battenti", che indossavano un camice bianco e un cappuccio per non mostrare i volti, in modo da evitare di essere riconosciuti. Per manifestare la propria volontà di penitenza, essi si battevano (da qui il nome "battenti") con le "discipline", piccole piastre di ferro o catene. Ancora oggi i battenti di ogni età, maschi e femmine, con un camice bianco simbolo della purificazione , con un cappuccio forato agli occhi che li rende irriconoscibili e con la testa circondata da una corona di spine, continuano a flagellarsi con le discipline.
L’appuntamento con l’esposizione fotografica va a Martedì 27 marzo 2018 alle ore 17.00 , presso la sede dell’associazione in p.zza Antinora, 2 a San Lorenzo Maggiore.