Chi vorrà portare i pasti da casa, potrà mangiare insieme agli altri
All'incontro hanno partecipato anche il dirigente Vincenzo Castracane, l'avv. Andrea Abbamonte, l'avv. Vincenzo Catalano, il Presidente del Consiglio, Luigi De Minico, ed i consiglieri comunali Maria Grazia Chiusolo e Pina Pedà.
"Questo cambiamento - ha spiegato il sindaco di Benevento - è fondamentale per sapere con sufficiente anticipo quanti bambini effettivamente usufruiranno del servizio e poter così permettere alla ditta che si aggiudicherà la gara d’appalto di programmare tempi e risorse in maniera ottimale. Una garanzia che, invece, in passato non era stata assicurata. Tra le difficoltà emerse, anche un debito pregresso di circa 110mila euro, prodotto dell'alto numero di non paganti. Su quest'ultimo punto pretenderemo di capire e chiarire fino in fondo le responsabilità, chiedendo innanzitutto al Rup del procedimento le ragioni di tale ammanco".
Responsabilità dell'impegno preso da parte delle famiglie ma anche libertà di scelta: in linea con la recente sentenza della Corte di appello di Torino che ha ribadito come ogni alunno possa consumare un pasto portato da casa, durante l'orario di refezione scolastica. Ai genitori sarà offerta la scelta tra il servizio mensa o il pasto casalingo.
"Se non interviene la Cassazione, questo sarà un problema per tutti i Comuni. - ha spiegato Mastella - Ma la differenza tra prima ed ora è che a partire da adesso, chi vorrà utilizzare i pasti prodotti a casa, potrà mangiare insieme agli altri alunni che usufruiranno del servizio mensa, senza dover tornare a casa come avveniva in passato con conseguente disagio per i genitori".
Intanto, si è deciso di accelerare sui tempi della gara che sarà esperita il prima possibile: a supervisionare sarà una commissione di garanti, appositamente nominata.
"Ci saranno forme di controllo periodiche sui pasti - ha concluso il primo cittadino – e all'azione di monitoraggio naturalmente dovrà partecipare anche l'Azienda sanitaria locale".