"Le politiche di integrazione non rientrano tra meri problemi di ordine pubblico"
Esistono delle leggi dello stato che regolano la convivenza civile e non le prescrizioni di casa Mastella da Ceppaloni, per questo motivo vogliamo conoscere quali sarebbero stati gli eventuali reati commessi dai migranti in città tanto da giustificare una richiesta di intensificazione dei controlli e una convocazione ad hoc del comitato per la sicurezza.
Il Sindaco, continuano, ci dica nello specifico a quali episodi si riferisce e quando i migranti in città hanno avuto un'atteggiamento irrispettoso nei confronti dei cittadini e se non è capace di dirci a cosa si riferisce abbia allora la decenza di tacere su un argomento così delicato.
Noi abbiamo visto i migranti spalare fango lo scorso anno quando la città è stata colpita dall'alluvione e non di certo il signor Mastella.
Apprendiamo quasi ogni giorno dai giornali locali di fenomeni di razzismo nei confronti dei migranti non ultima l'aggressione in centro storico di una donna appellata "sporca negra".
In questo clima incandescente, di odio e discriminazione le dichiarazioni del Sindaco della città sono irresponsabili ed irrispettose della dignità dei migranti e della dignità umana.
Mastella, vanno avanti nella nota, soffia sul fuoco pur di continuare a racimolare consensi tra la popolazione infischiandosi dei danni che queste sue dichiarazioni potrebbero generare soprattutto nei quartieri popolari.
Se dopo queste dichiarazioni dovessero intensificarsi fenomeni di intolleranza, discriminazione e razzismo sapremo bene chi sarà il responsabile e a chi dover chiedere conto di atteggiamenti inqualificabili.
Dato che nella maggioranza di Palazzo Mosti esistono consiglieri che hanno lavorato grazie ai centri di accoglienza e con i migranti, concludono, ebbene spieghino al loro Sindaco che le politiche di integrazione non rientrano tra meri problemi di ordine pubblico.
Il Sindaco della città è stato eletto per risolvere i problemi della città non per crearne di ulteriori".