La nostra decisione non vuole rappresentare l’esistenza di una frattura insanabile tra noi e la società Castelfranco Calcio, ma vuole denunciare il clima di giustificazionismo che si è sviluppato all’indomani dell'aggressione ai danni di un nostro giocatore.

L’Atletico Brigante, come ormai tutti sanno, non vuole e non può credere che questo sia il vero calcio, né tanto meno ha intenzione di mettere una pietra sopra a quanto accaduto, sulla base di un “volemose bene” che non appartiene al nostro modus operandi. Accettiamo le scuse del Castelfranco Calcio, ma non ne siamo soddisfatti. Ci aspettavamo un gesto forte quale ad esempio una loro venuta al campo per porgerci le loro scuse di persona, ma si sono limitati ad un comunicato ed a chiamate occasionali nel giorno dell'incidente, frutto più di timore per eventuali denunce legate all’aggressione che di una reale condanna di quel gesto di inaudita violenza. D’altronde, anche nei momenti subito successivi all’aggressione, il comportamento di alcuni calciatori (tra cui uno appartenente alle forze dell’ordine) è stato teso a difendere i propri piuttosto che prenderne realmente le distanze per quanto avvenuto. Ci aspettavamo una forte presa di posizione da parte degli organi federali per denunciare l’accaduto e far si che tutto non passasse in sordina. Invece sembra che la volontà sia quella di dimenticare l’accaduto almeno fino a quando non ci sarà un’altra aggressione.

Dei tre punti non ci interessa, dateli a chi volete. Una multa per la nostra assenza non farà che confermare le nostre posizioni sugli organi federali. Noi non pagheremo nessuna multa e, nel caso in cui la FIGC dovesse pretendere da noi questi soldi, siamo disposti anche a non iscriverci al prossimo campionato. Non saremo certo noi a perderci, ma solo chi non ha capito la reale portata del nostro progetto. Poi ognuno trarrà le sue conclusioni. Noi continueremo ad andare dritti lungo la nostra strada che abbiamo inaugurato, tra l’incredulità generale, circa due anni fa, consapevoli di aver arricchito di contenuti e ideali un campionato di calcio e, più in generale, uno sport caratterizzato unicamente da business e interessi e divenuto sfogo di rabbie e frustrazioni.