L' iniziativa è stata proposta da alcune Associazioni Culturali
“Nati per Leggere” è un programma di promozione della lettura in età precoce, di protezione dallo svantaggio socio culturale e dalla povertà educativa: dal 1999 mobilita risorse locali e attiva operatori e volontari. Ogni bambino – sostengono i promotori dell’iniziativa - ha diritto ad essere protetto non solo dalla malattia e dalla violenza, ma anche dalla mancanza di adeguate occasioni di sviluppo affettivo e cognitivo. L’impegno è dunque quello che anche un bambino che nasce in un contesto povero di risorse e strumenti culturali, possa avere le medesime opportunità degli altri più fortunati. Il programma “Nati per Leggere” è per dimensioni il terzo su scala internazionale dopo quello statunitense, “Reach out and read”, e quello inglese, “Bookstart”, e coinvolge 10.000 tra operatori dei settori sanitario, culturale/socio-educativo e volontari (circa 6.000). Si stima che almeno un bambino su quattro in Italia sia stato raggiunto dalle iniziative di “Nati per Leggere” attraverso più di 600 progetti locali diffusi in tutta Italia e gestiti dai Coordinamenti regionali: nelle biblioteche, negli ambulatori pediatrici, nei consultori e nei punti nascita, nei quartieri a rischio delle grandi città, nelle pediatrie degli ospedali, in zone povere di servizi.