E' una battaglia di tutti. Uniamo le forze per chiedere tutela
Abito dalla nascita in una delle zone d'Italia ad altissimo rischio sismico. Ho vissuto il terremoto dell'80, di cui ho ancora vivo il ricordo, ma soprattutto le sensazioni orribili che si provano a sentirsi la terra tremare sotto i piedi ed un calore propagarsi nelle gambe. E quel boato, lungo e minaccioso. Ma quello non era il 'Nostro' terremoto, per intenderci quello sannita, ma solo un risentimento, seppur violento, del sisma irpino.
La storia recentissima di Amatrice parla di strutture e scuole edificate con criteri sismici crollate. Qualcosa significherà. Ed allora controllare le competenze di progettisti e ditte appaltatrici, ma soprattutto la loro onestà. Probabilmente questo discorso, seppur chiaro nel suo intento, potrà sembrare utopistico, ma solo se resterà isolato. Per una volta invochiamo quella unità che ricerchiamo quotidianamente in altri settori, seppur importanti, ma sicuramente non tanto quanto la salvaguardia della vita e della serenità che può venire dalla consapevolezza di vivere in una zona a rischio, senza però dovere avere il terrore di abitare in palazzi non sicuri, o di dover mandare i nostri figli in scuole fatiscenti. Facciamo in modo che una volta spenti i riflettori, non tornerà tutto nell'oblio. Della mente e delle coscienze.