In questi giorni dilagano il dispiacere, la solitudine, la noia... Una serie di sentimenti che permetteranno alla nostra generazione di ricordare questo momento come storico! A muoverci deve essere, però, la fiducia! Nel fatto che il nostro personale e singolo sacrificio, come individui, possa fare la differenza. Purtroppo siamo una generazione disinteressata al “bene comune”, che non ne ha il culto a causa dell’individualismo che regna sovrano.
Il Covid-19 in una generazione disinteressata al bene comune. Una opportunità per riscoprirci19/3/2020 di Candida Principe In questi giorni dilagano il dispiacere, la solitudine, la noia... Una serie di sentimenti che permetteranno alla nostra generazione di ricordare questo momento come storico! A muoverci deve essere, però, la fiducia! Nel fatto che il nostro personale e singolo sacrificio, come individui, possa fare la differenza. Purtroppo siamo una generazione disinteressata al “bene comune”, che non ne ha il culto a causa dell’individualismo che regna sovrano. La prima occasione da cogliere dovrebbe essere quella di pensare che intorno a noi ci sono persone, alcune delle quali più fragili, che non potrebbero permettersi di essere messe a rischio. Aiutiamoli a sentirsi al sicuro. Riscopriamo la parola “sacrificio”. Aggrappiamoci a quanto di più caro abbiamo in questi giorni... non sentiamoci soli. Affinché il “sacrificio” di tutti possa dare speranza a chi è davvero solo. A tutti coloro per cui restare in casa è un problema, è pesante e difficile! Prendiamo la nostra energia delle passeggiate e gli allenamenti perduti e canalizziamola negli animi di tutti coloro che avrebbero bisogno di qualcosa in più del running! Siamo, finalmente, altruisti! Usiamo il male per fare del bene! Usiamo quello che il male, a volte, può insegnarci... e facciamone tesoro! Le finestre, i balconi, i terrazzi cantano, sono in festa e inondano di gioia e speranza i nostri pomeriggi! Nel tepore delle case, invece, avviene comunque qualcosa di più compolesso, ma molto utile: al di là della lontananza fisica dalle persone che amiamo, dagli amici, da chiunque vorremmo avere con noi, da tutti quelli che vogliamo e abbiamo voluto bene,avviene naturalmente una scrematura dei rapporti. Approfittiamone per capire chi ci ama, in senso universale, fossero amici o parenti, davvero. Chi supera ogni ostacolo, usando quella tecnologia di cui abbiamo abusato in passato, pur di arrivare a noi, anche solo per una parola, un messaggio, una risata che aiuti reciprocamente a sdrammatizzare un evento che nessuno di noi avrebbe mai immaginato di vivere.. Valutiamo in modo corretto anche quelle di persone che, apparentemente interessate a noi, riempiono o hanno riempito la nostra vita, per poi sparire nel momento di difficoltà comune. Soffermiamoci su noi stessi e stiamo proprio con “me”, la persona che conosciamo meglio, ma, purtroppo, anche meno! Chiediamoci se stiamo bene con questa persona. E apprezziamo il valore della “Presenza” che mai è, esclusivamente, fisica! Per una volta possiamo scoprirci! Ora che siamo tutti uguali. Ora che tutti siamo inchinati alla immensa forza della Natura, dal politico al clochard... Davvero, finalmente, "grazie" al coronavirus, tutti diversi ma tutti uguali, senza più differenze e pregiudizi! E nonostante tutto proviamo a guardare al futuro con speranza ed ottimismo, dopo una esperienza che in ogni caso ci cambierà. facciamo che sia in meglio.
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