Perché tutto ciò sia scongiurato urge:
• una effettiva e costruttiva apertura dei partenariati pubblico-privati coerente con le esigenze di un’adeguata strategia unitaria di sviluppo rurale;
• un approccio politico-programmatico che coinvolga con un nuovo protagonismo i rappresentanti istituzionali, primi custodi dei territori, delle rispettive debolezze vs opportunità;
• una previdente sincronia tra le costituenti aggregazioni, le connesse peculiarità e la traccia strategica della Regione Campania, conditio sine qua non per cogliere al meglio le potenzialità di mission dei Gruppi di Azione Locale quali ripetutamente presentate e approfondite dal consigliere delegato all’agricoltura, Francesco Alfieri, unitamente al vice-presidente della competente commissione regionale, Mino Mortaruolo.
Fiduciosi che le coscienze si destino e lo spirito comune prevalga, auspichiamo quanto prima un confronto tra le istituzioni e le parti sociali per approntare una strategia funzionale agli obiettivi strutturali che il PSR affida ai GAL così da innescare, nel medio periodo, quei tanto agognati «effetti di processo e di sistema» sul nostro territorio rurale, effetti alla cui concretizzazione mira essenzialmente lo strumento programmatico di azione locale e a cui tutti, a partire dal PD, abbiamo il dovere di volgere lo sguardo nella implementazione e nell’organizzazione di quanto legittimamente ognuno intenda mettere in campo.