Proprio il “Giardino di Oren”, tanto corteggiato durante questa campagna elettorale, è stata una delle prime associazioni ad aver ricevuto la notifica insieme alla “Forza della Vita” e “Futuro Down” e alle quali seguiranno “L@p Asilo 31”, “Vivere Dentro”, “Il Bambino Incompreso”.
Chiariamo subito una questione sgomberando il campo da una narrazione artata, diffamante e diffusa per screditare il lavoro associativo: le associazioni che hanno garantito servizi ai disabili, ai bambini, ai cittadini in maniera gratuita e libera, che hanno promosso reti e legami di solidarietà attiva tra le persone che soffrono sotto i colpi della crisi economica, avanzano crediti e non di certo debiti nei confronti del Comune e della comunità!
Chiedere al mondo dell’associazionismo che offre servizi sociali e culturali alla comunità di pagare fitti esorbitanti impossibili da sostenere con l’autofinanziamento, impedire a chi vuole impegnarsi civicamente, socialmente e culturalmente all’arricchimento della comunità chiudendo e negando la gestione degli spazi comunali significa chiudere ed eliminare spazi di democrazia e libertà.
La dismissione del patrimonio comunale imposto dalla Corte dei Conti e il diktat di “far cassa” sugli immobili comunali imposti alle amministrazioni comunali stanno determinando una scomparsa dell’associazionismo, l’abbandono e lo svuotamento delle strutture comunali e quindi un conseguente impoverimento della comunità.
Chi ha oggi l’onere di amministrare la città ha anche il dovere di segnare un’inversione di tendenza rispetto alle logiche del “far cassa”, immaginando nuove modalità di gestione degli immobili comunali sociali e culturali, tutelando e non mortificando il protagonismo sociale di chi con le proprie attività determina un arricchimento della città in termini sociali, culturali, civici.
Facciamo appello dunque a tutte le realtà dell’associazionismo di base laico e cattolico, a tutte le forze sinceramente democratiche, alle realtà sindacali, alle forze dell’autorganizzazione sociale per la costruzione di un fronte unitario in difesa degli spazi sociali e culturali che devono essere concessi secondo i principi di gratuità e libertà a chi li gestisce garantendone la manutenzione ordinaria.
A tal fine invitiamo chiunque legga questo appello ad aderirvi e partecipare all’assemblea che si terrà il giorno Lunedì 27 Giugno alle ore 19 presso il L@p Asilo 31 di Via Firenze 1.