Se entro la data del 15 di novembre il Sindaco non riterrà di riunire il consiglio comunale per l’approvazione del nuovo piano di riequilibrio, ogni utile discussione sullo stato finanziario dell’Ente sarà superflua in quanto la dichiarazione di dissesto avverrà, a quel punto, in modo automatico.
Un eventuale mancato dibattito in Consiglio Comunale, l’assenza del parere dell’ufficio finanziario oltre che dei Revisori dei Conti su un eventuale delibera di ripiano, diventerebbero responsabilità grave soprattutto se a ciò associamo l’immobilismo di questa amministrazione circa il recupero delle risorse a valere sui tributi comunali. L’incapacità del comune di esigere le tasse porta un aumento dell’evasione fiscale a cui si potrebbe porre argine molto semplicemente completando le procedure di gara per l’aggiudicazione del servizio di riscossione ad una società esterna.
Atteso che quando Mastella si è candidato alla carica di Primo Cittadino era a piena conoscenza della situazione finanziaria dell’Ente, non avendo noi mai sottaciuto nulla ed anzi avendo mostrato tutto con la chiarezza degli atti pubblici, davvero bastano 3 milioni di euro di debiti ancora da riconoscere e 13 milioni presunti per mandare in crisi la città?
Non smetterò mai di ripetere che la delibera di riconoscimento dei debiti fatta dal Consiglio Comunale l’aprile scorso è un atto politicamente vincolante, dovuto alla città e non darvi seguito sarebbe un’omissione pesante.
Con il dissesto, dopo appena cinque mesi dalla sua elezione, passati ad occuparsi di questioni meno rilevanti di questa, Mastella getta la spugna e rinuncia a governare Benevento e a realizzare il suo programma elettorale. Come trascorrerà i prossimi cinque anni? Solo ad occuparsi del suo nuovo movimento politico?