Il presidente ha poi negato di aver mai costretto Catalano ad andarsene dalla Provincia
Presenti, tra gli altri, i consiglieri provinciali Giuseppe Di Cerbo e Renato Lombardi, il Segretario generale dell'Ente Franco Nardone con la dirigente Pierina Martinelli e i funzionari Giuseppe Marsicano, legale della Provincia, Libera del Grosso e Serafino De Bellis.
Ricci ha anche contestato le critiche di origine di una sigla sindacale che lo hanno riguardato in modo particolare, personale e diretto per la posizione da lui assunta sulle Società partecipate anche dopo la recente decisione del Consiglio dei Ministri circa lo sfoltimento di tali Società. Ricci ha dichiarato di sentirsi gratificato da tali contestazioni di origine sindacale: “Stiamo parlando del nulla.”
Il Presidente si è poi soffermato su altro scontro nelle aule di giustizia amministrativa, quello con l'ex legale della Provincia, Vincenzo Catalano. Ricci ha detto: “Avrei preferito tacere e a lungo ho taciuto a ragione della mia carica istituzionale. Ora però si è superato il limite”.
Ha proseguito poi negando di aver mai costretto alcuno ad andarsene dalla Provincia ed ha ribadito che lo stesso Catalano ha liberamente scelto di svolgere le funzioni di Avvocato presso il Comune presentando una domanda di mobilità volontaria come era peraltro sua pieno diritto. La domanda fu accolta dal Comune lo scorso ottobre 2015. “Catalano mi deve dire se l'ho minacciato per andarsene. Lui ha deciso in maniera autonoma di andare via”. Il Presidente ha quindi fatto riferimento al conflitto d'interesse dello stesso legale che si è innescato per alcuni mesi dello stesso 2015 e di questo 2016 allorché l’avvocato Catalano difendeva contemporaneamente Comune e Provincia sebbene i due enti fossero in contenzioso tra loro. “Io mi sono sentito in forte imbarazzo per questo. Era una situazione antipatica. E tuttavia non ho messo in atto nessuna vendetta e nessuna ritorsione.”
Sul nuovo avvocato dell'Ente, cioè l’avv. Giuseppe Marsicano, il presidente Ricci ha infine negato con forza che la ristrutturazione dell’organica della Provincia imposta dalle leggi vigenti abbia creato una subordinazione funzionale dello stesso Marsicano rispetto al Segretario generale.