“Le scriventi OO.SS. Fp Cgil, Cisl e Uil Fpl sono state interessate delle problematiche riguardanti l’Area delle posizioni organizzative di codesto Ente scaturite a seguito della segnalazione da parte del Collegio Revisori dei Conti e alla suggerita previsione di conferimento di incarico dirigenziale. Nel denunciare la totale contrarietà a quanto segnalato dal suddetto organo, con particolare riferimento alla figura dirigenziale non prevista nella programmazione del piano triennale del fabbisogno di personale vigente, e in netto contrasto con le norme vigenti in materia, nel ritenere tale intervento una vera e propria ingerenza che travalica le prerogative dell'organo di controllo, con la presente diffidano le SS.LL. a intraprendere qualsiasi percorso che modifichi illegittimamente l'attuale assetto organizzativo attraverso l’attribuzione di nuovi incarichi dirigenziali e/o riduzioni di incarichi di Posizioni organizzative in essere. Cogliamo l'occasione per evidenziare che, contrariamente a quanto previsto dalla normativa contrattuale, a oggi non risulta sottoscritto il Contratto collettivo decentrato integrativo per l’anno 2015 e non si è dato avvio ai lavori per la stipula del successivo Contratto per l’anno 2016. In considerazione di quanto rappresentato invitano, pertanto, le SS.LL., ciascuna per le proprie competenze, ad attivare urgentemente idonee e opportune azioni a rimedio delle denunciate mancanze”.
“Bisogna offrire la possibilità – dichiara Raffaele Fonzo (Fp Cgil) – a tutti i dipendenti della Camera di poter ottenere i giusti incentivi salariali. Quindi, così come esiste un problema per i titolari di posizione organizzativa, va allo stesso modo attivata la procedura per l’espletamento dei progetti di produttività per non mandare in economia le risorse stanziate ogni anno”. “Sarebbe imperdonabile – aggiunge Antonio Santacroce (Cisl Fp) – smantellare la struttura organizzativa esistente per andare incontro a modelli che non funzionerebbero. Ci vuole più ascolto da parte della giunta camerale e meno burocrazia nei procedimenti”. Conclude Antonio Pagliuca (Uil Fpl): “Quando si innestano guerre intestine, alla fine non vince nessuno. Il presidente Campese e la sua giunta farebbero bene a evitare di attingere con colpi bassi i lavoratori, in quanto non responsabili dei dissapori che sono insorti tra gli amministratori e il segretario generale. Consiglio a Campese di non adottare soluzioni pasticciate che esporrebbero la Camera di Commercio sannita a una serie di ricorsi giudiziari incrociati e a incalcolabili richieste di risarcimento danni”.