D'Amelia: "La nostra preoccupazione è che a tutt'oggi, al di là dell'avvenuto "teatrino consiliare", dello "scarica barile" e di "alchimistici" progetti, ai nostri esimi rappresentanti istituzionali di ogni ordine e grado, della questione poco importa"

Come si è arrivati a questa situazione è ormai noto a tutti. La nostra preoccupazione è che a tutt'oggi, al di là dell'avvenuto "teatrino consiliare", dello "scarica barile" e di "alchimistici" progetti, ai nostri esimi rappresentanti istituzionali di ogni ordine e grado, della questione poco importa. Lascia basiti il silenzio "assordante" che i "baroni, i Moloc, i mestieranti della Politica" hanno imposto sulla vicenda, facendola volutamente relegare come "scartoffia legale" per i lavoratori, ma "prelibatezza" nell'imminente agorà elettorale che li vedrà protagonisti e che, di fatto, sposterà la questione a dopo il 27 Aprile, cioè quando sarà troppo tardi, sempre per i lavoratori. Speriamo che questi si rendano conto dell'esasperazione, l'ansia, le preoccupazioni che affliggono quotidianamente i lavoratori e le loro famiglie anche per un futuro che viene percepito dagli stessi, senza certezze. Si faccia presto, e con serietà si affronti la questione ad ogni livello istituzionale con forza e veemenza, si metta da parte la "politica dei conflitti interni, delle strategie e delle ripicche". Non si calpesti per questo, la dignità delle persone e nella fattispecie di tutti i lavoratori coinvolti. La FastConfsal, conclude D'Amelia, è pronta comunque e in qualsiasi momento a dare il proprio contributo di idee.