Un progetto che, dunque, risponde in pieno all'obiettivo di questa edizione 2019 del “Country HackFest” che – come ha spiegato alla vigilia il sindaco di Guardia, Floriano Panza – era quello di cercare soluzioni tecnologiche e organizzative per valorizzare il territorio dal punto di vista ambientale, migliorare le tecniche di produzione vinicole e agro-alimentari e promuovere l'area in modo efficace nel contesto venutosi a creare grazie al riconoscimento europeo ottenuto di Città del Vino 2019.
“Ci siamo resi conto – ha dichiarato lo stesso sindaco Panza durante la premiazione - di cosa significa esser hacker, lavorare sempre nei limiti delle norme che, come nel caso della privacy, sono molto stingenti, essere in grado di collegarsi molto bene al territorio e coglierne le potenzialità. Siamo inoltre molto soddisfatti della grande partecipazione al concorso da parte di gruppi provenienti da ogni parte d’Italia. Nei prossimi giorni incontreremo i vincitori per entrare nel merito delle proposte e valutare l’applicabilità dei tre progetti vincitori”.
Da segnalare, infine, che al secondo posto (premio di 1.000 euro) si è classificato la “ITST” di Bari con un progetto di interattività tra visitatori e personaggi del territorio adattato anche agli ipovedenti, mentre al terzo (premio di 500 euro) si è classificata la “Smart Fields” di Napoli con un progetto che consente l’esame puntuale del microclima e, conseguentemente, la riduzione dei trattamenti fitosanitari in agricoltura.