Estate è sinonimo di belle giornate, vacanze, sole, mare; ne consegue una maggiore esposizione del nostro organismo alle radiazioni solari.
Esporsi ai raggi del sole è importante per l'organismo, poiché essi stimolano la sintesi della vitamina D e tale vitamina è indispensabile in quanto consente un ottimale processo di ossificazione. Inoltre essi contribuiscono a modulare il sistema immunitario e la funzione barriera della cute.
Deve essere altrettanto ben chiaro, tuttavia, che una scorretta esposizione al sole può essere molto dannosa.
Esporsi ai raggi del sole è importante per l'organismo, poiché essi stimolano la sintesi della vitamina D e tale vitamina è indispensabile in quanto consente un ottimale processo di ossificazione. Inoltre essi contribuiscono a modulare il sistema immunitario e la funzione barriera della cute.
Deve essere altrettanto ben chiaro, tuttavia, che una scorretta esposizione al sole può essere molto dannosa.

L’esposizione ripetuta e prolungata negli anni agli ultravioletti naturali o artificiali determina innanzitutto un invecchiamento precoce della pelle. I soggetti che si espongono esageratamente negli anni al sole o a trattamenti abbronzanti artificiali mostrano i segni visibili dell’età molto prima dei loro coetanei, sotto forma di rughe, assottigliamento, perdita di elasticità e di morbidezza della pelle, formazione di macchie scure. La ridotta capacità di rigenerarsi della pelle la rende molto più esposta a fenomeni degenerativi che alla fine conducono alla formazione del cancro. Per questo motivo attualmente si registra un netto aumento dell’incidenza di alcuni tumori cutanei, una volta praticamente riservati ad alcune categorie di persone esposte a causa dell’attività lavorativa (contadini, marinai, ecc…). E, giusto per dare un’idea della dimensione del problema, consideriamo che il numero dei casi di cancro della cute è in un anno grosso modo pari a quello di tutti i tumori degli altri organi messi insieme.

A differenza degli altri cancri della pelle, il melanoma riconosce invece quale chiaro fattore di rischio non tanto l’esposizione protratta nel tempo, quanto piuttosto quella intensa e saltuaria, tipica appunto di chi si espone periodicamente al sole senza seguire alcuna regola, andando incontro ad ustioni solari. La prevenzione dal melanoma costituisce il principale scopo dell’educazione a una corretta esposizione solare. Si tratta infatti del tumore cutaneo più aggressivo in termini di mortalità e di uno dei più aggressivi in termini assoluti, la cui incidenza è in continua crescita anche nel nostro paese. Sebbene il melanoma sia fortunatamente davvero eccezionale nei bambini, tuttavia è proprio nei primi anni di vita che ci giochiamo le principali carte nella sua prevenzione. Infatti esso è tanto più frequente in età adulta quanto più frequenti e gravi sono state in età infantile le esposizioni solari imprudenti culminate con ustioni solari. Massima attenzione al comportamento dei bambini al sole, quindi!
Consigli per una corretta esposizioneChe fare allora? Sebbene le vacanze siano sempre troppo brevi, la pelle deve avere il tempo per abituarsi al sole e mettere in atto i suoi meccanismi di difesa. Ecco quindi una serie di consigli per godersi in tutta tranquillità le meritate vacanze al sole senza pagare dazio: |
- All'inizio l'esposizione deve essere molto limitata e aumentata gradualmente nei giorni successivi. I primi giorni sarebbe consigliabile addirittura non esporsi ai raggi diretti del sole.
- L’esposizione solare diretta va comunque evitata nelle ore di maggior intensità luminosa (più o meno dalle ore 11 alle 17); questo comportamento diventa imperativo nel caso dei bambini! Le ore migliori per esporsi al sole sono quelle del mattino (8-11) e del tardo pomeriggio (dopo le 17). E' inoltre preferibile esporsi al sole stando in movimento in modo che le radiazioni solari si distribuiscano in modo più omogeneo su tutto il corpo.
- In particolare, ai bambini sarebbe sempre consigliato indossare indumenti protettivi: un cappello a falda larga, occhiali da sole, T-shirt, calzoncini.
- Ricordare che alberi, ombrelli e tettoie non proteggono completamente dalla luce solare; anche sotto un ombrellone arrivano radiazioni ultraviolette riflesse dalla sabbia. Altrettanto accade in acqua; la superficie dell’acqua addirittura facilita il passaggio degli ultravioletti.
- Utilizzare filtri solari di buona qualità, almeno inizialmente con un alto fattore di protezione, anche in caso di cielo coperto o di esposizioni di breve durata. Se l’esposizione al sole si prolunga, l’applicazione va effettuata a intervalli regolari di circa 2 ore e va ripetuta dopo aver sudato o dopo il bagno. Le creme solari non servono per stare di più al sole, ma per proteggersi meglio quando l’esposizione è inevitabile!

Prima di esporsi al sole non andrebbero applicate creme o pomate medicinali, profumi, deodoranti, prodotti per il trucco e sono categoricamente da evitare quei ritrovati casalinghi o “naturali”, che vanno dalla birra, ai succhi di carote, agli infusi di foglie di fico, alle emulsioni di olio e limone, alle creme a base di essenza di bergamotto. Questi prodotti facilitano l’assorbimento incontrollato di ultravioletti e sono spesso causa di ustioni solari o, peggio, reazioni fototossiche che possono lasciare esiti inestetici anche permanenti. Fra le creme medicinali, attenzione in particolare a quelle contenenti ketoprofene.