In questo anno centenario delle apparizioni di Fatima la comunità di San Lupo ha organizzato una intensa settimana di spiritualità guidata dalle suore G.A.M. Figlie della Donna vestita di Sole. Domenica 21 maggio Mons. Pasquale Maria Mainolfi ha portato in paese la statua venerata nel Santuario Eucaristico Mariano della Parrocchia di San Gennaro. Ad accogliere la Madonna l'intera comunità insieme al Parroco, don Silvio Vaccarella e al Sindaco Franco Mucci. Dopo i saluti del parroco e del sindaco la Celebrazione Eucaristica presieduta da Mons. Mainolfi con una sintesi del messaggio dato dalla Vergine ai tre pastorelli Lucia, Francesco e Giacinta. Ha animato la liturgia la splendida corale polifonica di San Lupo.
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“Vergine della Rivelazione, prega per noi e donaci l'Amore di Dio”.
Come la Vergine stessa aveva detto a Bruno Cornacchiola di invocarla così, anche tutti noi, pellegrini della Parrocchia di San Gennaro sicuramente abbiamo pregato nel nostro cuore con queste sue parole. 6 maggio 2017: sono le prime ore del mattino e in 57 persone siamo tutti ansiosi e vogliosi di trascorrere un magnifico sabato. Non il solito sabato mondano, ma un sabato ricco dell'Amore di Dio. E' questo ciò che abbiamo scelto di vivere il primo sabato del mese di maggio nel centenario delle apparizioni della Madonna a Fatima.
Il fuoco della Santità Eucaristica-Mariana-Francescanadi Mons. Pasquale Maria Mainolfi ![]() La vita riserva molte amarezze e soltanto poche soddisfazioni. Una delle gioie spirituali della mia vita è scaturita dall’attenta e gradevole lettura della biografia “La vita autentica di San Pasquale Baylòn” di Louis-Antoine de Porrentruy, del quale porto indegnamente il nome. Racconto vivo e possente, nel ritmo coinvolgente ed emozionante di ventuno capitoli essenziali e preziosi, interamente fondati sulle deposizioni offerte dai diretti testimoni della sua vicenda umana nei processi di beatificazione e canonizzazione. La figura di questo amico dei poveri e patrono delle Opere Eucaristiche si delinea in tutta la sua forza di attrazione. Nasce a Torre Hermosa in Spagna nel giorno di Pentecoste, il 16 maggio 1540 e, poiché in Spagna Pentecoste viene chiamata Pasqua dello Spirito Santo, i genitori Martino Baylon e Elisabetta Jubera, gli impongono il nome di Pasquale. La madre, animata da grande spirito di carità, ed il padre profondamente cristiano, influiscono molto positiva- mente sulla formazione di Pasquale che già da piccolo avverte grande attrattiva per la preghiera, una Speciale devozione verso il Santissimo Sacramento dell’Eucaristia e la Madonna ed un tenero amore verso i poveri e i sofferenti.
Gli disse Filippo: «Signore, mostraci il Padre e ci basta». Gli rispose Gesù: «Da tanto tempo sono con voi e tu non mi hai conosciuto, Filippo? Chi ha visto me ha visto il Padre. Come puoi dire: Mostraci il Padre? Non credi che io sono nel Padre e il Padre è in me? Le parole che io vi dico, non le dico da me; ma il Padre che è con me compie le sue opere. Credetemi: io sono nel Padre e il Padre è in me; se non altro, credetelo per le opere stesse. In verità, in verità vi dico: anche chi crede in me, compirà le opere che io compio e ne farà di più grandi, perché io vado al Padre».
Io sono la porta: se uno entra attraverso di me, sarà salvo; entrerà e uscirà e troverà pascolo. Il ladro non viene se non per rubare, uccidere e distruggere; io sono venuto perché abbiano la vita e l'abbiano in abbondanza».
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