PREFAZIONE di Salvatore Buonomo*

In occasione dei primi lavori, l’immobile presentava evidenti segni di degrado e versava in uno stato di sottoutilizzo tale da richiedere una imprescindibile ed incisiva azione sinergica di collaborazione tra i vari soggetti coinvolti nel processo di recupero del bene.
A far da promotore alle attività avviate ed interessanti il castello, è stato sicuramente il dottor Luigi Bocchino che, come sindaco della cittadina beneventana, ha saputo sostenere, con ammirevole continuità, un’azione politico-amministrativa divenuta in corso d’opera fondamentale per l’obiettivo da conseguire.
L’iniziativa ha raccolto l’immediato sostegno della Soprintendenza di Caserta (allora diretta dall’architetto Gian Marco Jacobitti), chiamata ad esercitare le competenze assegnate all’Amministrazione Statale dalle vigenti norme di tutela, sin dalla prima autorizzazione richiesta nell’anno 1993; ai lavori, volti a recuperare il bene culturale, è stato assegnato il decisivo ruolo di esempio, sicuro punto di riferimento per tutti gli episodi architettonici caratterizzanti l’insieme del costruito, rappresentando così, l’anima e lo spirito dell’insediamento più antico.