Presa la "banda dei vigneti": 5 persone arrestate dai Carabinieri
di Emilio Spiniello e Carmine Pizzella
“Benevento non è un’isola felice”. Con queste il procuratore capo della Repubblica, facente funzione, Giovanni Conzo, ha introdotto la conferenza stampa riguardante la “banda dei vigneti”, affiancato del comandante provinciale dei Carabinieri, il tenente colonnello Alessandro Puel e dal comandante della Compagnia di Cerreto Sannita, capitano Francesco Ceccaroni.

Gli arrestati sono stati: il 66enne Annibale Zotti ed il figlio Antonio Zotti, 40 anni, originari di Solopaca; Raffaele Cavaiuolo, 57enne di Solopaca; Giovanni Coletta, 57enne di Castelvenere; Guglielmo Labagnara, 69enne di Guardia Sanframondi.
In dettaglio, in varie località della Valle Telesina, i Carabinieri della Compagnia di Cerreto Sannita, coadiuvati dal Nucleo Elicotteri di Pontecagnano e dalle Unità Cinofile del Nucleo Cinofili di Sarno, hanno dato esecuzione ad un provvedimento di custodia cautelare in carcere, emesso dal gip presso il Tribunale di Benevento, su richiesta dei magistrati della locale Procura della Repubblica, nei confronti di cinque persone, accusate di concorso a vario titolo di estorsione, ricettazione e detenzione e porto di arma comune da sparo. Il provvedimento recepisce gli esiti di un'articolata indagine, condotta tra agosto 2014 ed aprile 2016, finalizzata a fare luce sulle attività criminose poste in essere da un gruppo stabile di persone, alcune delle quali già legate al disciolto gruppo criminale dei cosiddetti "solopachesi", operante nei territori della Valle Telesina sino alla metà degli anni 2000.
In dettaglio, in varie località della Valle Telesina, i Carabinieri della Compagnia di Cerreto Sannita, coadiuvati dal Nucleo Elicotteri di Pontecagnano e dalle Unità Cinofile del Nucleo Cinofili di Sarno, hanno dato esecuzione ad un provvedimento di custodia cautelare in carcere, emesso dal gip presso il Tribunale di Benevento, su richiesta dei magistrati della locale Procura della Repubblica, nei confronti di cinque persone, accusate di concorso a vario titolo di estorsione, ricettazione e detenzione e porto di arma comune da sparo. Il provvedimento recepisce gli esiti di un'articolata indagine, condotta tra agosto 2014 ed aprile 2016, finalizzata a fare luce sulle attività criminose poste in essere da un gruppo stabile di persone, alcune delle quali già legate al disciolto gruppo criminale dei cosiddetti "solopachesi", operante nei territori della Valle Telesina sino alla metà degli anni 2000.

In particolare, i Carabinieri, prendendo avvio da diverse denunce di danneggiamento sporte da imprenditori e proprietari agricoli della zona, hanno raccolto, sotto la direzione dei magistrati della Procura della Repubblica, elementi idonei a dimostrare la presenza di un'attività estorsiva radicata da tempo sul territorio ed incentrata sulla principale realtà economico-sociale dell’area zona: la coltivazione delle viti. Al riguardo - è stato spiegato - è emerso che gli imprenditori agricoli, operanti nei territori dei Comuni di Guardia Sanframondi, Castelvenere, Solopaca e Cerreto Sannita, che rifiutavano il pagamento di tangenti di natura estorsiva, subivano consistenti danni economici tramite il taglio delle viti, incendi dolosi o il furto dell'attrezzatura da lavoro. “Purtroppo – ha detto il Procuratore Conzo - molti soggetti per paura di ritorsioni da parte di queste bande criminali, non hanno denunciato i criminali. Puel e Conzo hanno auspicato una rottura del livello di omertà, oramai dilagante.

Inoltre, un passaggio è stato fatto sulla carenza di mezzi e sulla difficile gestione amministrativa della Procura della Repubblica (manca ancora un dirigente amministrativo). Per il capitano Ceccaroni “si trattava di un sistema estorsivo radicato nel tempo e ben congeniato. Circa 2.750 i vigneti danneggiati, provocando un mancato raccolto dell’uva e quindi un danno pari a circa 300mila euro per singolo viticoltore”. “Il pizzo imposto – ha continuato -, calcolato in base all’estensione del terreno, era di 130-140 euro a moggio, come quota fissa da versare ai “guardiani” dei terreni, il pretesto dei taglieggiatori”.
Nel corso dell'indagine, denominata "San Filippo" per indicare la ricorrenza che valeva come termine ultimo di pagamento della tangente, è stato, inoltre, sequestrato un fucile da caccia, rubato presso un'abitazione di Solopaca ed utilizzato dal sodalizio criminoso, 600 grammi di marijuana, nonché l'arresto di tre persone colte in flagranza per furto. L’evento delittuoso si è perpetrato dall'agosto 2014 all'aprile 2016.
Nel corso dell'indagine, denominata "San Filippo" per indicare la ricorrenza che valeva come termine ultimo di pagamento della tangente, è stato, inoltre, sequestrato un fucile da caccia, rubato presso un'abitazione di Solopaca ed utilizzato dal sodalizio criminoso, 600 grammi di marijuana, nonché l'arresto di tre persone colte in flagranza per furto. L’evento delittuoso si è perpetrato dall'agosto 2014 all'aprile 2016.